Finalità di questo Blog

Lo scopo di questo Blog "150° Unità d'Italia" è quello di raccogliere tutte le informazioni relative all'evento, e denunciare il tentativo di strumentalizzare la Storia ai fini anti italiani, così come denunciare l'impegno Istituzionale nel far passare questo importante traguardo il più inosservato possibile.

lunedì 24 agosto 2009

Prima linea di Pensiero anti-italiana

Uso politico della Storia
Prima linea di pensiero Anti Italia - generalista e sfascista


E’ una linea generalista e sfascista. Ha origine nel primissimo dopo guerra, è servita ad isolare, ed ad estromettere la classe dirigente ante guerra durante gli anni ’50 e ’60, ed è rimasta valida fino ai primi anni ’80 del secolo appena passato.

All’alba dell’era repubblicana infatti, la vecchia classe dirigente ante guerra, era ancora presente, fortemente attaccata ai valori della Patria e fondamentalmente onesta. Questa classe, ancora indispensabile al funzionamento stesso dello Stato, risultava comunque scomoda, e da sostituire il prima possibile, soprattutto al sud, dove la sua fedeltà a Casa Savoia non era stata messa in discussione dalla follia della repubblica Sociale Italiana o presa di mira dalla pulizia operata dalla Resistenza rossa !
Occorreva inoltre mettere al riparo la neonata repubblica dalla marea di ritorno della Monarchia data dagli oltre 10.700.000 elettori monarchici. Per emarginarli, (ricordiamo che erano il 50 % circa dell’intera popolazione) si ricorse a ridicolizzare il loro sentimento di amore verso la Patria, e quindi in battuta finale la Patria stessa.
In questo modo, queste persone apparvero dal quel momento fuori luogo, ormai de-modè, superate ed obsolete !
Fu così che, gli italiani e chi si sentiva fieramente tali, si sentirono “dipinti” quali straccioni emigranti in cerca di un tozzo di pane. Identificati in mafiosi, in corrotti, in provinciali (Chiassosi suonatori di mandolino, mangiatori di spaghetti ecc. ecc.)
I nostri soldati nella seconda guerra mondiale, che, a stragrande maggioranza erano rimasti fedeli al giuramento che li legava al Re (oltre 600.000 gli internati in Germania che non vollero arruolarsi nella RSI rischiando di non tornare a casa …Giovannino Guareschi era uno di loro) vengono da quel momento identificati quali traditori, imboscati, meschini e sempre in fuga.

Secondo questa linea di pensiero, pare che gli Italiani non abbiano mai vinto una battaglia da soli. (esempi numerosissimi nel quale si evince esattamente il contrario)… poi vi sono i luoghi comuni, le scarpe di cartone, gli aerei di tela ecc. ecc. (gran parte di questo ciarpame… è soltanto fantasia, oppure è perfettamente coerente con quanto succedeva in altri Paesi nello stesso periodo !!!)

In breve dell’Italia conosciuta in tutto il mondo come un Paese di Poeti, Scrittori, Scienziati e Condottieri siamo diventati il Paese del nulla, dell’arido, della conflittualità permanente. Il Paese insomma, dalle spigolose differenze che nessuna logica di buon senso poteva pensare di tenere unito.

Per alimentare subdolamente nelle nuove generazioni queste BUGIE, i libri di scuola dei nostri ragazzini, sono stati riempiti di “vuoti” temporali, si operano salti oscuri, si dedica più pagine ad illustrare la magnificenza della rivoluzione Francese che quelle dedicate al Risorgimento che portarono alla nostra Unità ed emancipazione.
Proviamo a chiedere fuori da un liceo o da un istituto tecnico cosa ricorda la data del 17 Marzo ! …mistero.
Il compenso ogni ragazzino con un briciolo di attenzione sa bene che il 4 luglio è la festa del ringraziamento negli Stati Uniti, e che il 30 ottobre, è la festa di Halloween !

Ad esempio, volendo parlare della rivoluzione francese, perché vengono del tutto omessi i moti anti-francesi ? Questi moti, sarebbero osannati in ogni altra parte del mondo, quale simbolo di compattezza sociale pur in presenza di confini interni tra le varie genti italiche. Nulla invece… su una guida del biellese, ci ho trovato addirittura scritto che la popolazione locale fu entusiasta della venuta Francese…
Nelle Langhe, si usa ancora ricordare un vecchio detto, che recitava : “Libertè, Egalitè Fraternitè, i francesi a cavallo e noi a piedi” (in dialetto piemontese si fa una rima calzante).
Visto che i proverbi, sono fonte di saggezza popolare, non avrei altro da aggiungere in proposito. Ci troviamo di fronte ad una mistificazione della storia, o nella migliore delle ipotesi di fronte all’occultamento di parte di essa.

Prima Guerra Mondiale ?
Della Prima guerra mondiale sappiamo tutto soltanto di Caporetto (in verità non sappiamo nulla nemmeno di questo glorioso capitolo…) Vedere "Invenzione del tradimento a Caporetto"

Nessuno ricorda mai il convegno di peschiera dell’8 novembre 1919. Non abbiamo notizia alcuna ad esempio del nostro peso sull’economia globale della guerra combattuta tra i due blocchi, non si parla mai delle promesse non mantenute dagli alleati dei patti di Londra. Sappiate, che il peso italiano avuto sulla vittoria totale delle potenze alleate, è reale e quantificabile, e fu decisivo ! Ma occorre che i nostri ragazzini lo sappiano, per sentirsi orgogliosi d’essere Italiani !

Più tardi, le nostre ambizioni coloniali vengono sorvolate con poche righe. E’ scomodo infatti parlare di quel periodo con particolari. Sarebbe inopportuno infatti scrivere quello che abbiamo fatto e costruito in africa in confronto al resto del mondo.
Alcuni esempi :
1889, l’Italia istituisce la “Società antischiavista”, ed è il primo paese al mondo ad abolire con legge dello Stato la schiavitù.
1919, Cirenaica e Tripolitania sono considerate Province italiane ed i suoi abitanti cittadini italiani a tutti gli effetti, i famosi Italiani della quarta sponda.
1921, si apre in Cirenaica il primo parlamento democraticamente eletto d’Africa, concedendo a quella grossa provincia italiana larga Autonomia legislativa ed amministrativa. Il presidente, e la maggioranza dei 69 deputati erano persone di razza, lingua e religione araba.

Queste sono cose, che riempirebbero d’orgoglio qualunque popolo al mondo noi italiani le abbiamo dimenticate …a forza !

Ultimamente però, venendo a mancare i testimoni di questa epopea, affiorano decine di “storici”, che asseriscono di brutalità, di sfruttamenti, deportazioni abusi ecc. ecc. Le falsità britanniche sui gas impiegati contro gli abissini in africa infatti, sono ormai una “verità” a cui nessuno sfugge. Uno su tutti… lo “storico” si fa per dire Del Boca !
Vedere "L'uso dei Gas in Abissinia"

Le Foibe restano un tabù, e i 2/3 dei libri scolastici NON LE RIPORTANO neppure. I testi che lo fanno sono molto superficiali e di parte, normalmente vengono dipinte come una rappresaglia verso coloro che essendo fascisti, operarono delle brutalità in quelle terre. Anche in questo caso esistono documenti che attestano la falsità di questo assioma. Fu pulizia etnica vera e propria, ma per conpiacere una certa parte politica, e per fare della scandalosa politica estera di buon vicinato, abbiamo preferito dimenticare la verità per 50 anni !
Vedere la verità sull’Isola di Arbe ad esempio.
Oppure la testimonianza di Gino Paoli che fa l’eco a Francesco de Gregori

E’ ormai luogo comune, indicare particolarità della nostra storia (es. guelfi e ghibellini, o la competizione delle varie repubbliche marinare) come se fossero dei difetti. La dimostrazione cioè di quelle manchevolezze che certificano le differenze tra di noi, perché risiediamo in luoghi diversi, ed abbiamo interessi e storie diverse.
Manchiamo del senso comune dell’italianità insomma …per natura.
Falso, nel modo più assoluto. Non vi era forse un popolo in Europa con un senso nazionale più profondo e antico del nostro, …che è dato appunto dalle nostre antiche e profonde radici Latine comuni !!!

Tanto per fare un esempio possiamo citare l’episodio della Disfida di Barletta, per renderci conto di quanto “l’Italianità” è stata presente in noi fin dal medio evo…

Ma citiamo ancora Napoleone a nostra difesa.
Ritenendo Napoleone Buonaparte un testimone più che valido della sua epoca, ci chiediamo perché tra le sue memorie d’esiliato dovesse scrivere “ L’Italia è una sola nazione. L’unità dei costumi, della lingua, della letteratura dovrà finalmente, in un avvenire più o meno prossimo, riunire i suoi abitanti sotto un sol governo “

Altro esempio eloquente ci viene da alcuni articoli di giornali molto recenti :
Senso di Italianità - Oriana Fallaci e Sergio Romano

Vorrei inoltre ricordare il senso di italianità dei nostri emigranti.
Questo è un esempio che dovrebbe di colpo far cadere ogni calunnia, ed ogni luogo comune al riguardo.
Quando si ebbe notizia che l’Italia nel 1915, era entrata in guerra, furono migliaia gli emigrati che tornarono per arruolarsi e combattere la prima guerra mondiale !

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