Importanza della Storia
(Considerazioni odierne e conseguenze nella società italiana)
Partirei dall’esempio dell’Inghilterra.
Non è usuale per me prendere l’esempio dagli Inglesi, …ma, conoscendo un pochino la Gran Bretagna, risulta quasi incredibile il duro attacco al governo del suo Paese da parte dello scrittore, storico e giornalista britannico Sir Roy Strong . Pubblicato sul magazine “Cotswold life” ad inizio anno e riportato su mensile illustrato italiano “Storia in Rete” (No. 40 di Febbraio 2009 a Pag. 10). Egli in pratica, avvisa i suoi concittadini della rapida perdita di riferimenti storici che renderà i giovani privi di elementi di giudizio sul mondo
Se ciò che Sir Roy Strong scrive nel suo articolo “Il Governo contro la storia a scuola” è vero, l’Italia del dopoguerra vive sicuramente senza memoria.
E’ sotto agli occhi di tutti coloro che vogliono vedere. Dal dopoguerra, e soprattutto negli ultimi 30 anni, il nostro Paese è tornato ad essere un’espressione geografica come amano ricordarci gli estimatori del Metternich o i nostalgici filo austriaci della Lombardia e del Veneto falsificando peraltro la verità.
Infatti riferendosi all’Italia, questa frase, non è mai stata detta dal Metternich stesso, ma risulta essere un falso d’epoca, è servita durante l’avvio del Risorgimento e durante l’epopea risorgimentale stessa a “tonificare” i muscoli degli italiani che combattevano lo straniero. Ma mentre un tempo questa piccola bugia serviva a “costruire” una Nazione attirando volontari per combattere lo straniero fidando sul sentimento di italianità presente, oggi viene invece usata per disgregare il sentimento di italianità del popolo per poter arrivare alla secessione !
(vedere : “Falsi Storici - Metternich non denigrò l’Italia” )
La maggior parte della popolazione pare ormai che si identifichi come italiana soltanto in occasione delle partite della nazionale di calcio. Ma ricordiamo che a Verona, in occasione delle qualificazioni per Italia 90, anche la nazionale di calcio fu fischiata con chiaro obiettivo politico. Al tempo fu l’azione isolata di un modesto gruppo di esaltati, …oggi, non è più così !
Siamo infatti testimoni e prigionieri di un’isteria quasi collettiva che vede ad esempio la Sicilia parlare di Autonomia politica ed amministrativa, in Veneto si stampano giornali in “lingua veneta” e si inveisce contro tutto ciò che è italiano…
In Sardegna si dicono esclusivamente “Sardi”, e dal 1999 il Sardo, un insieme di diverse parlate pseudo dialettali e considerata con legge dello Stato lingua minoritaria, nonostante che il tentativo dell’ex Governatore Soru di “unificare” le parlate in un idioma unico come fatto in Friuli sia fallito per l’impossibilità materiale di mettere tutti d’accordo.
In Liguria opera il MIL (Movimento Indipendentista Ligure). Questi contesta l’unità italiana per “forma” …in quanto - dicono loro - ai Liguri non sarebbe stato permesso di scegliere con un plebiscito come successo per altre regioni e territori italiani.
Questi signori, hanno chiaramente la memoria corta. Dimenticano infatti cosa fu della Corsica, venduta dai liguri (proprio loro) alla Francia per appianare i debiti della Repubblica di Genova !
Duo-siciliani o Neo Borbonici in Campania (4 gatti davvero) godono di finanziamenti regionali e provinciali che li incoraggino a soffiare sul fuoco del contro-risorgimento, elencando primati tecnici ed economici presunti prima dell’Unità e poi persi per colpa della stessa, in un contesto odierno, che sfalsa la realtà e tende a nascondere la verità del tempo.
E’ sufficiente leggere ciò che uno storico del tempo ebbe a scrivere al riguardo (Giustino Fortunato), “che Eravamo ancora, nel 1860, sul limitare del medio evo, quando, di botto, fummo cacciati nell'età moderna; o meglio, le due età s'incontrarono a un tratto, si mescolarono, si confusero nel modo più singolare e per via de' più stridenti contrasti. Nessun paese, per ciò, è più arretrato del nostro nel sentimento della libertà.” …una libertà che è stata raggiunta solo con l’Unione, ma che non fu capita allora, perché quei popoli non erano abituati all’idea stessa della libertà !
In Valle d’Aosta, oggi ricchi ed “autonomi” grazie ai soldi di tutti gli italiani, si danno un tono sostituendo la toponomastica cittadina in lingua italiana o bilingue con altra esclusivamente in lingua francese. Stessa solfa in Alto Adige, dove ingentissime somme elargite dallo Stato sono servite ad emarginare la parte della popolazione di lingua italiana e, di fronte ai turisti del nostro Paese si fa finta di non comprendererne la lingua ! A Bolzano siamo arrivati a cancellare addirittura i simboli della repubblica italiana dalle pagelle scolastiche (Vedere notizia battuta dall’agenzia ANSA nel luglio del 2009)
In Lombardia si promuove la cultura celtica (precursore fu Gianni Brera sul finire degli anni ‘80, noto giornalista sportivo…) in contrasto alla cultura latina di mezza Europa. Anche in questo caso, mostre, seminari e conferenze con il patrocinio di Regione Province e Comuni, sembrano non rendersi conto del ridicolo di cui si ricoprono. Per rendersi conto di questa idiozia, basti pensare che tra i più importanti scrittori e filosofi Romani, Virgilio era di Mantova, Plinio era di Como e Catullo di Verona.
Stiamo insomma oscurando un affresco del Michelangelo, per appendere ad una parete nuda un dipinto del Bernardino Gagliari di Adorno Micca. Pittore e scenografo di valore - locale - ma capite che non si può credere di sostituirlo al Giotto senza suscitare ironia !
Insomma stiamo facendo di tutto per dare valore di “civiltà” alle palafitte del lago di Viverone facendo finta che l’Impero Romano e le migliaia di opere lasciate da esso sul nostro territorio siano state un fatto estemporaneo alla nostra storia.
Per carità, si può anche credere ad Asterix e Peter Pan !
Questi citati, sono pochi esempi, che danno il “polso” al disagio che i cittadini hanno nei confronti - ormai - della loro italianità sotto la pressione di spinte politiche fortissime.
Dove arriveremo ? Staremo a vedere, ma il futuro non è roseo. !
Abbiamo aperto questo paragrafo citando l’Inglese Sir Roy Strong.
Vorrei a questo punto rispolverare un articolo scritto da me nel luglio del 2006, dove la parte saliente recitava che :
“(…) …cancellare la Storia vuol dire sostituire dei “punti fissi di riferimento” con “punti mobili di interesse”. Ciò porta enormi vantaggi in chi Governa oggi reggendosi sul falso, ma toglie in chi è governato la capacità di difendersi, mescolandogli sotto al naso le carte, impedendogli il confronto, ed in ultima analisi la capacità ed il diritto democratico di scelta secondo sua volontà.”
(vedere testo completo pubblicato su Nuova Provincia di Biella il 5 agosto 2006)
Ho anticipato i tempi ? …niente affatto, del resto Gorge Orwel famoso scrittore e giornalista scrisse che “chi controlla il passato, controlla il presente”.
La cultura insomma è potere, da tempo immemore, ma oggi più che mai, perché nell’era dell’informatica e di internet, dell’informazione globale e libera, la conoscenza è diventata più critica di quando i libri si scrivevano a mano.
Un libro scritto a mano dai Monaci Benedettini, si leggeva, si soppesava e si studiava anche. Oggi siamo bombardati da 1000 notizie al giorno.
Le dimentichiamo tutte prima di addormentarci la sera.
L’indomani ci svegliamo facendo “reset” !
Chi detiene il potere oggi quindi, …fa in fretta a “caricare” la nostra memoria con ciò che gli interessa per soddisfare i suoi bisogni.
Dedicato alla nostra amata Patria nel 150° Anniversario della proclamazione del Regno d'Italia
Finalità di questo Blog
Lo scopo di questo Blog "150° Unità d'Italia" è quello di raccogliere tutte le informazioni relative all'evento, e denunciare il tentativo di strumentalizzare la Storia ai fini anti italiani, così come denunciare l'impegno Istituzionale nel far passare questo importante traguardo il più inosservato possibile.
Elenco degli Argomenti - Agg. 01.10.2013
- Introduzione
- Importanza della Storia
- Uso politico della Storia
- - Prima linea di pensietro anti italiana
- - Seconda linea di pensiero anti-italiana
- I rischi per i cittadini
- L'antidoto ai rischi di sfaldamento
- Il punto di vista di chi ...l'Italia l'ha fatta !
- Raccolta di Rassegna Stampa
- Documenti citati - Elenco generale
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venerdì 21 agosto 2009
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