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Lo scopo di questo Blog "150° Unità d'Italia" è quello di raccogliere tutte le informazioni relative all'evento, e denunciare il tentativo di strumentalizzare la Storia ai fini anti italiani, così come denunciare l'impegno Istituzionale nel far passare questo importante traguardo il più inosservato possibile.

venerdì 11 settembre 2009

I rischi per i Cittadini

I rischi per i cittadini
La politica della nuova classe dirigente del dopoguerra

A chi serve una società demotivata, senz’anima e senza storia ?
Quali sono i bisogni della politica oggi ?
Non certo la ricerca del benessere disinteressato dei cittadini e del nostro Paese. Questo l’abbiamo ormai capito !
Come abbiamo appreso anche da firme autorevoli (Sergio Romano ed Oriana Fallaci), il bisogno principale della politica oggi è il caos.
Dal caos e dal disinteresse generale la nuova classe dirigente affermatasi grazie alla repubblica ha potuto e continua a poter attuare la spartizione del potere e del denaro.

Per fare ciò, si è provveduto negli anni a spezzare i legami ed i confronti tra cittadini ed istituzioni, cancellando i valori ed i punti di riferimento del passato.
Come abbiamo già scritto, senza conoscere la propria storia, la gente non ha il metro, per misurare ciò che gli succede intorno !

Lo stato dell’arte della confusione è ben rappresentato dall’Opera “La Casta” di Gian Antonio Stella. Questo, è un libro che molti Italiani hanno letto, ed in esso i fatti ed i tempi sono magistralmente individuati, ma al lettore, essendo privo di punti di riferimento, servirebbe che l’autore indicasse le cause, fornisse dei confronti, dei valori o punti di riferimento. Nell’opera invece tutto questo è assente.

Occorre avere avuto la possibilità di leggere altri autori per rimediare a questa “mancanza”.
Le opere di Giovanni Artieri giornalista e scrittore del primo dopoguerra, tra gli anni 1950 e 1960 sono molto eloquenti. Più recentemente però, il libro “Tra Federalismo e Decentramento” di Waldimaro Fiorentino, ci fornisce i parametri necessari. Con questa opera si riesce ad individuare la causa del male. Grazie a questa opera quindi, il saggio di Stella acquista valore perdendo l’impressione d’essere soltanto un elenco di fatti ed inganni scritti con piglio di inutile antipolitica. In tutte e due le opere infatti si individuano due fattori fondamentali :

uno, che la corruzione e la spartizione del potere viaggia di pari passo dall’Italia del Nord e quella del Sud senza le distinzioni tanto care alle forze politiche secessioniste, la seconda, è il confine temporale, superato il quale la classe di potere prende il sopravvento totale sul Paese.

Questo confine è posizionato con l’inizio degli anni ’70, quando con l’introduzione dell’ordinamento territoriale in REGIONI, viene soppresso il Regio Decreto che sanciva il «Testo unico per la finanza locale» - 1974 - Si sciolse praticamente l’ordinamento territoriale ed amministrativo Sabaudo.

Era l’ultimo baluardo che la repubblica doveva superare !

L’ordinamento Sabaudo infatti, era basato sulla centralità del controllo (il Governo del Paese) e il decentramento amministrativo (gestione pratica di Province e Comuni).
Rotto questo miracolo, il cancro della politica amplia le sue metastasi anche alla periferia del Paese giungendo ad infettare tutto.
Insomma, per avere i danari, i Comuni devono pagare pegno alla Politica !

Non a caso con quel provvedimento, pur nella promessa di snellire lo stato, si è passati da 1,5 milioni di dipendenti pubblici agli oltre 3 milioni di oggi. Vale la pena di ricordare che L’Italia con la “I” maiuscola degli anni 30 e 40, aveva meno di 700.000 dipendenti pubblici, ed il suo territorio non servito dalle tecnologie odierne era molto più ampio e decentrato nel mondo.

Dopo di allora infatti i costi del sistema hanno continuato ad aumentare, ed aumenteranno ancora come testimonia un’agenzia dell’ASCA sugli aumenti delle tasse a livello locale negli ultimi anni.
Fiorentino questo stato di cose, lo argomentò 15 anni fa, ma non ebbe il successo di Stella, forse perché questa verità, portava un preciso nome e cognome “repubblica italiana”.
Era quindi un libro scomodo a tutti.

La verità di Stella invece, pura antipolitica - perché spara nel mucchio senza indicare le cause - torna comoda oggi, per continuare l’opera di demolizione morale del Paese necessaria alle forze secessioniste, o all’eliminazione di alcuni concorrenti nella spartizione continua delle risorse rimaste libere.

Qual è il rischio ? Il Rischio grosso è la guerra dei poveri.
L’esempio della Cecoslovacchia è molto calzante. Unito, questo paese, pur allineato tra i Paesi sotto al giogo sovietico/comunista, era un Paese all’avanguardia, economicamente evoluto e considerato in Europa. A oltre 15 Anni dalla scissione in Cechia e Slovacchia i due Paesi stentano a tenere il passo dello sviluppo. Anche la più evoluta Cechia non è che un fanalino di coda nell’unione europea, al pari di Malta e Cipro. La maggioranza delle sue industrie e delle sue principali aziende sono ormai “colonizzate” dai tedeschi, che hanno trovato il modo di riversare su di esse le lavorazioni più sporche, inquinanti e meno pagate !

Ancora peggio invece è l’Esempio Jugoslavo, non mi addentrerei, ma mi pare evidente, che l’area, strategicamente importante, sia stata smembrata e messa in stallo volutamente dai paesi più forti facendo leva sulle “differenze etniche e religiose” per poter svolgere i propri “affari”… Austria in testa. Questo paese con poco più di 8 milioni di abitanti in stallo da decenni, economico, sociale, e morale, in un indagine internazionale della metà degli anni novanta fu accreditato di oltre 49 milioni di conti corrente bancari.

Che L’Italia smembrata, rientri nelle mire di qualche altra potenza ?
Vi sono già esempi di ciò… Icmesa di Seveso, l’Eternit, le acciaierie Krupp

La nostra Italia è un Bene prezioso, tanto prezioso, che SM il Re Umberto II ha sacrificato se stesso per non metterla in dubbio !

Un italiano anonimo, …doveva essere un patriota ha scritto che :
L’Italia non è mai stata una razza o un’espressione geografica, è molto di più…
L’Italia è un’idea e un modo di concepire il mondo : L’Italia è universale, e gli Italiani ovunque si trovino, e qualunque sia il loro scopo, sono sempre un valore aggiunto !

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