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Lo scopo di questo Blog "150° Unità d'Italia" è quello di raccogliere tutte le informazioni relative all'evento, e denunciare il tentativo di strumentalizzare la Storia ai fini anti italiani, così come denunciare l'impegno Istituzionale nel far passare questo importante traguardo il più inosservato possibile.

lunedì 24 agosto 2009

L'Uso dei Gas in Abissinia

Falsi Storici - “L'uso dei Gas in Abissinia”

di : Filippo Giannini su Il Popolo d’Italia

Gli Italiani nella guerra di etiopica usarono o no i Gas asfissianti ?
Prima di entrare nel merito sarà bene ricordare che quando l’Italia affrontò quell’impresa, Francia e Inghilterra profetizzarono che, qualora il nostro Paese fosse riuscito a vincere quella guerra, questa sarebbe durata non meno di cinque anni e con perdite inimmaginabili. Grande fu lo scorno della “perfida Albione” allorquando quel conflitto si risolse per noi vittoriosamente in una manciata di mesi. Ecco allora venir fuori il motivo : “hanno vinto perché usarono i gas asfissianti”




In occasione del cinquantenario dell’impresa etiopica ed esattamente il 3 ottobre 1985, il primo canale televisivo della RAI, mandò in onda una trasmissione che doveva essere rievocativa e la direzione fu affidata ad Angelo Del Boca. Come è ormai uso in casi del genere, il programma “non prevedeva”alcuna controparte e, di conseguenza, lascio al lettore stabilire il livello di quello che doveva essere una tale ricostruzione storica.
Algelo Del Boca, è autore del volume “I gas di Mussolini”, come è autore del “saggio” “Indietro Savoia”, e non ha mai centellinato accuse e prese di posizione contrarie.

Per inquadrare il grado di attendibilità dell’Autore, trascrivo quanto ha riportato a pagina 45 del libro sui Gas in questione : “Montanelli ad esempio ha finalmente (?) ammesso l’impiego dei gas in Etiopia (..)”. E’ oltremodo strano che uno “storico”, fornito di ampia documentazione, senta la necessità di ricevere approvazione alle sue tesi da parte di un giornalista anche del prestigio di Indro Montanelli. Nella realtà Del Boca asserisce una grossa inesattezza; infatti Montanelli in data 12 gennaio 1996 su “Il Messaggero” ribadisce : “Se la guerra a cui ho partecipato corrisponde a questi connotati, vuol dire che io ne ho fatta un’altra. Che non c’ero. Ma quali gas ?” alla domanda : “Lei continua a non credere nei Gas ?” Montanelli rispose : “Una cosa sono le carte, che possono anche essere scritte per la circostanza, un’altra le testimonianze vissute”.

E passiamo alle testimonianze vissute…

Pietro Romano, “Il Giornale” del 18.02.1996 . “All’epoca ero un semplice gregario del gruppo Diamanti. Poiché il mio reparto, come risaputo, operò sempre in avanguardia nel Tigrai e altrove, nessuno dei suoi gregari sarebbe sfuggito alle contaminazioni, se fossero stati usati i Gas (…). Poasso assicurare che i gas non furono mai usati”.

Colonnello Giuseppe Spelorzo in data 18-03.1996 : “Ho la buona sensazione che il Sig. Del Boca e altri cretinissimi italiani ne sappiano molto meno di me. Già, io ho avuto la ventura di percorrere tutto l’Impero AOI (…) mai sentito parlare di Gas (…)”.
Ancora il Colonnello Spelorzo in data 12.06.1996 ribadisce : “I Gas ! Nessun militare del nostro esercito conquistatore era dotato di maschere antigas ! Ne sono testimone vivente : sbarcato a Mogadiscio il 24 giugno 1935, rimbarcato a Massaia il 28 marzo 1938 !”.

Giovanni De Simone su “Il Giornale d’Italia” del 23.03.1996 : “(…) In AOI non vennero usati i Gas. Se così fosse stato io sarei stato il primo a saperlo prestando servizio al Sim ove giungevano decrittati tutti i messaggi della intera rete radio del nemico captati dal “Centro intercettazioni” di Forte Bracci; un vero libro aperto per noi in possesso del “decifratore”. Mai rilevata una parola sui Gas”.

Sig. Giulio Del Rosso su “Il Giornale d’Italia” del 24.04.1996 testimonia : “Posso tranquillamente affermare che nel settore del fronte etiopico dal fiume Mareb, confine fra l’Eritrea e l’Etiopia, fino al Lago Tana (oltre 1000 Km, pedibus calcantibus) ove ha operato il VI Corpo d’Armata, comandato dal Generale Babbini e del quale faceva parte il mio reparto, non sono mai stati impiegati Gas tossici. Avevo raggiunto, io, Addis Abeba dopo le ostilità ed avevo avuto l’occasione di contatti con commilitoni provenienti da altri fronti e da altre località ove si susseguirono battaglie cruente e sanguinose, non ho mai sentito la parola “Gas” (…) Altra perla, me la suggerisce una graziosa francesina incontrata a Firenze nel 1937, secondo la quale giornali francesi ed inglesi riportavano che noi Cc.Nn. avremmo mangiato a colazione bambini abissini”.

Lo stesso Winston Churghill nella sua “La seconda guerra mondiale” a pag. 210, esclude l’uso dei Gas nei seguenti termini : “I Gas asfissianti sebbene di sicuro effetto contro gli indigeni non avrebbero certo accresciuto prestigio al nome d’Italia nel mondo”.

Concludiamo le testimonianze con il Generale Angelo Bastioni, presidente del gruppo Medaglie d’Oro, recentemente scomparso : “E’ una vigliaccata, rieccoci con le carognate. Io e i miei indigeni eravamo le avanguardie di ogni assalto, ci avrebbero almeno date le maschere antigas. Alla battaglia conclusiva di Maiceo, al Lago Ashraghi, quella a cui partecipò anche il Negus; perché lui che ne avrebbe avuto tutto l’interesse mai disse che lo combattemmo coi Gas ?”.

Giriamo allora le domande a chi ne sa più di noi e chiediamo :

1) Perché nessun militare italiano fu mai fornito di maschere antigas come si evince da migliaia di fotografie di soldati in Africa del tutto sprovvisti ?
2) Perché il Negus, benché fosse di casa alla Società delle Nazioni, mai denunciò l’uso di “armi illegali” da parte italiana prima e anche dopo la seconda guerra mondiale ?

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