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Lo scopo di questo Blog "150° Unità d'Italia" è quello di raccogliere tutte le informazioni relative all'evento, e denunciare il tentativo di strumentalizzare la Storia ai fini anti italiani, così come denunciare l'impegno Istituzionale nel far passare questo importante traguardo il più inosservato possibile.

venerdì 11 settembre 2009

Unità d'Italia, Ghigo : "Bresso arrogante come la sinistra torinese"

Unità d’Italia, Ghigo: "Bresso arrogante come sinistra torinese"

Roma, 10 set (Velino) - Scintille in Piemonte intorno le celebrazioni per il 150esimo dell’Unità d’Italia. Il senatore Enzo Ghigo, coordinatore regionale Pdl, non ci sta e passa al contrattacco nei confronti della presidente della Regione, Mercedes Bresso, “esponente di un certo tipo di sinistra scomparsa ovunque in Italia meno che a Torino”. A dare fuoco alle polveri un’intervista della Bresso apparsa oggi sulla Stampa nella quale la presidente contesta l’ingresso di Piero Craveri ed Enzo Biffi Gentili come consulenti scientifici del ministero dei Beni culturali nel Comitato Italia 150, l’organismo che si occupa in ambito piemontese delle celebrazioni per l’anniversario del 2011. Nessuna obiezione sui due studiosi, “persone stimabili” ha puntualizzato la Bresso, che teme però un rallentamento se non addirittura una messa in discussione dei programmi celebrativi fino a questo momento pianificati dal Comitato attualmente diretto da Antonio Saitta, presidente della Provincia di Torino. Non si è fatta attendere la risposta di Ghigo, che assieme ad Alain Elkann e Fulvio Basteris rappresenta il Mibac all’interno del Comitato Italia 150.

“La Bresso – dichiara al VELINO Ghigo –, spalleggiata dallo storico Giovanni De Luna e dall’assessore alla Cultura della Regione Piemonte, Gianni Oliva, mostra la propria arroganza culturale rifiutando il contributo di un accademico come Craveri, studioso che ha tutti i titoli per far parte del gruppo dei consulenti del Comitato Italia 150. Mentre il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sottolinea quasi quotidianamente la necessità di una concordia e di una condivisione della storia del nostro Paese, a Torino la sinistra è ancora impersonata dal terzetto Bresso-De Luna-Oliva”. Ghigo è stato il promotore della proposta del coinvolgimento di Craveri e Biffi Gentili nel Comitato. “Sono due nomine assolutamente condivise dal Mibac perché le ho segnalate io al ministro Bondi – spiega il senatore -. Il nome di Craveri è stato fatto assieme al senatore Gaetano Quagliariello, mentre quello di Biffi Gentili è una proposta che ho fatto direttamente io al ministero”. Tra gli eventi celebrativi previsti a Torino, l’allestimento di due grandi mostre: una dedicata all’identità nazionale dal titolo “Fare gli Italiani”, l’altra relativa al mondo lavoro.

“Nell’ambito di un board di accademici che costituiranno l’architettura portante della mostra ‘Fare gli Italiani’ – continua Ghigo – abbiamo ritenuto che ci fosse bisogno di una voce come quella del professor Craveri. Non so come si faccia a pretendere che da un lato il Mibac dia avvallo e dignità nazionale a un’iniziativa assunta da un Comitato locale come il nostro e poi quando il ministero propone il nome di un accademico la sinistra torinese sollevi storie e si risenta. Comunque non mi stupisco: la Bresso è abbonata alle polemiche con Bondi. Nell’interesse del Piemonte è giusto far valere le proprie ragioni nei confronti il Mibac, però credo che la concordia e i rapporti istituzionali non debbano giungere a un livello di tensione come quello che la Bresso pare voglia perseguire. Anche perché il Piemonte, come tutte le altre regioni italiane, ha bisogno del ministero dei Beni culturali”.

Ghigo rimanda al mittente il timore paventato dalla Bresso che possano essere rimessi in discussione i programmi e i lavori stilati fino adesso dal Comitato Italia 150. “Tutte scuse – taglia corto il senatore - . È un falso problema che non corrisponde a verità. Ma quali progetti avanzati! La mostra dedicata al lavoro, dove dobbiamo pensato di inserire Enzo Biffi Gentili, è ancora a zero, non è neppure iniziata. Il fatto che non abbia neppure un titolo testimonia quanto sia arretrato il progetto”. E riguardo la mostra “Fare gli Italiani”, Ghigo ribadisce che non c’è alcuna intenzione revisionistica. “Abbiamo proposto Craveri – spiega -, senza pensare di voler rivisitare la storia o imporre alcunché. La nostra intenzione è semplicemente quella di dare all’evento una visione più plurale. Si tratta di semplice confronto di idee. Il consulente De Luna, da storico, fornisce delle determinate letture, noi riteniamo invece che si debba trovare un punto di sintesi. Del resto questa è la linea di figure come Violante, Pansa e dello stesso capo dello Stato. Solo a Torino la sinistra non lo ha ancora capito. Per fortuna non tutti la pensano così. La Resistenza è un valore condiviso da tutti, questo oramai è appurato. Invece con gli atteggiamenti assunti dalla Bresso e dai suoi ispiratori non si va da nessuna parte”.

Il Comitato Italia 150 si riunirà la prossima settimana e prenderà una decisone sull’inserimento o meno dei due nuovi consulenti. “Ho già fatto al presidente Saitta una richiesta ufficiale per inserire Craveri – precisa Ghigo -. Non l’ho ancora avanzata per Biffi Gentili perché come ho detto prima il progetto della mostra sul lavoro non è ancora partito. Quando si muoverà, farò richiesta anche per Biffi Gentili. Comunque gli stessi membri del Comitato sapevano di questi nomi da almeno sei mesi. Non è una cosa nuova. Ripeto: è tutta una polemica che la Bresso vuole fare. Problemi suoi”.

10.09.2009

http://www.ilvelino.it/articolo.php?Id=939871

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