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Lo scopo di questo Blog "150° Unità d'Italia" è quello di raccogliere tutte le informazioni relative all'evento, e denunciare il tentativo di strumentalizzare la Storia ai fini anti italiani, così come denunciare l'impegno Istituzionale nel far passare questo importante traguardo il più inosservato possibile.

mercoledì 16 settembre 2009

Unità d’Italia, Craveri: Opporsi a mia nomina rasenta fanatismo

Craveri: Opporsi alla mia nomina rasenta il fanatismo

Roma, 14 set (Velino) - Una polemica talmente assurda “che sarebbe da prendere a schiaffoni” chi seguita ad alimentarla. Nell’acceso confronto sulle nuove nomine dei consulenti scientifici del ministero dei Beni culturali nel Comitato Italia 150, l’organismo che si occupa in ambito piemontese delle celebrazioni per l’anniversario dell’unità d’Italia, prende la parola uno dei diretti interessati. Piero Craveri, preside della facoltà di Lettere dell’università Suor Orsola Benincasa di Napoli, si difende e passa al contrattacco dopo che intorno al suo nome è scoppiata una contesa con protagonisti da un lato la presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, contraria all’ingresso di nuove figure nel Comitato e dall’altro il Mibac che difende l’inserimento di Craveri. “Mi stupisce soprattutto la Bresso – si sfoga Craveri con il VELINO -. Capisco che andiamo verso le urne, ma si può fare campagna elettorale sulle celebrazioni dell’unità d’Italia, operando a priori e pretestuosamente delle rotture su questo tema? Mi sembra un’operazione da bambini”.

Ad accendere la miccia un’intervista della Bresso, giovedì scorso sulla Stampa, nella quale la presidente contestava l’ingresso di Craveri ed Enzo Biffi Gentili come consulenti scientifici del Mibac nel Comitato Italia 150. Nessuna obiezione sui due studiosi, “persone stimabili” ha puntualizzato la Bresso, la quale però ha paventato una frenata se non addirittura una messa in discussione dei programmi celebrativi pianificati fino a oggi dal Comitato diretto da Antonio Saitta, presidente della Provincia di Torino. Alla Bresso ha quindi risposto il senatore Enzo Ghigo, coordinatore regionale Pdl, che assieme ad Alain Elkann e Fulvio Basteris rappresenta il Mibac all’interno del Comitato Italia 150. Ghigo, promotore del coinvolgimento di Craveri e Biffi Gentili nel Comitato, ha attaccato la Bresso e i suoi “spalleggiatori”, in particolare lo storico Giovanni De Luna e l’assessore alla Cultura della Regione Piemonte, Gianni Oliva, definendoli “espressione di una sinistra torinese arrogante che si oppone a una lettura pluralista della storia”. Oggi è intervenuto anche il ministro dei Beni culturali Sandro Bondi, il quale si è detto stupito della diffidenza mostrata “verso un illustre studioso come il professore Craveri” che “non appartiene ad alcuno schieramento politico ed è uno dei più insigni studiosi”.

Craveri, proposto in particolare come consulente della grande mostra storica “Fare gli italiani”, precisa la propria opinione sulla vicenda. “A parte il fatto che non sono stato ancora nominato, comunque ho dato la mia disponibilità e mi ritengo ingaggiato – spiega lo storico, nipote di Benedetto Croce -. Chi fa storie sulle mia nomina si trincera dietro al fatto che ci sia già un progetto. Ma cosa è il progetto di una mostra? È come la bozza di una sceneggiatura. Tra persone del mestiere la si guarda, la si legge assieme, ci si confronta, ci si mette d’accordo o si resta in disaccordo nel giro di una settimana”. Quindi passa all’attacco con dei doverosi distinguo. “La vicenda è stata montata soprattutto dalla Bresso, dietro alla quale immagino ci sia l’altro curatore della mostra, lo storico Giovanni De Luna – dichiara Craveri -. Posizioni che rasentano il fanatismo, che provengono da un segmento della cultura torinese e che si rifrangono nella presidente della Regione che ha la debolezza di raccogliere la motivazione senza rifletterci sopra. Fortunatamente non tutti la pensano allo stesso modo. Tiro fuori da questa vicenda il professor Walter Barberis di cui ho molta stima e anche il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, che ha assunto una posizione conciliante e non si è allineato, confermandosi persona seria e degna”.

Bondi ha parlato di diffidenza nei confronti di Craveri. “Non so se si tratta di questo – commenta lo storico -. Posso solo dire che ho scritto dei libri, sono conosciuto, sanno come la penso, rappresento un’opinione storiografica consolidata e non sono un estremista. Non capisco perché si debba essere diffidenti con me che non faccio polemiche”. Se venerdì prossimo venisse ufficializzato l’ingresso di Craveri, che clima si respirerebbe all’interno del Comitato Italia 150? “Io non faccio polemiche e credo che tutto si possa aggiustare – risponde lo storico -. Se poi c’è da fare la guerra, posso assicurare che non sarò l’ultimo arrivato su questo piano. Sarò pronto a dare battaglia”.

Da Il Velino – 14.09.2009
http://www.ilvelino.it/articolo.php?Id=942577

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