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Lo scopo di questo Blog "150° Unità d'Italia" è quello di raccogliere tutte le informazioni relative all'evento, e denunciare il tentativo di strumentalizzare la Storia ai fini anti italiani, così come denunciare l'impegno Istituzionale nel far passare questo importante traguardo il più inosservato possibile.

mercoledì 8 dicembre 2010

L’arretratezza delle nostre terre è un dato incontestabile

I meridionali per la verità storica

Sono sempre più numerosi gli studiosi meridionali che, rifiutandosi d’appiattire le proprie posizioni sulle tesi duosiciliane che fanno cassetta… affermano senza mezzi termini la verità storica.

L’arretratezza delle nostre terre è un dato incontestabile

di Dino Messina
giornalista meridionale e collaboratore del Corriere della Sera

“Pasquale Villari, Giustinio Fortunato, Giuseppe Zanardelli, Francesco Saverio Nitti, Carlo Levi sono tutti autori che hanno descritto con partecipazione i mali e le sofferenze del Sud.
Purtroppo, l'arretratezza delle nostre terre è un dato incontestabile, dovuto sia a motivi storico geografici (rapporto città campagna, lontananza dall'Europa) sia al mancato sviluppo di una classe dirigente
meridionale che desse voce e soluzione ai problemi di una grande terra.


Tra i mali endemici, anche quello del brigantaggio, ben preesistente alle insorgenze antiunitarie...”
“E’ vero, i sabaudi misero le mani sul tesori dei Borbone... ma la sostanza non cambia. Come spiegare il crollo di un esercito e di uno Stato nel giro di pochi mesi? Come spiegare la mancanza di una classe dirigente?
Come spiegare l'arretratezza dell'agricoltura, aggravata dalla spoliazione dei patrimoni ecclesiastici
per mano dei vecchi latifondisti?”.


“Il brigantaggio, è vero, era un male comune a tanti parti d'Italia, ma nel Regno delle Due Sicilie era più radicato e diffuso, così come dimostrano le alleanze dei Borbone che già prima delle insorgenze del 1860 - '61, avevano sperimentato alleanze con la malavita. Il cardinale Ruffo, alla fine del Settecento, fu a capo di un esercito composto da lealisti e briganti per ristabilire il regno dei Borbone”.

Tratto da : http://lanostrastoria.corriere.it/ - ottobre 2010

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