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Lo scopo di questo Blog "150° Unità d'Italia" è quello di raccogliere tutte le informazioni relative all'evento, e denunciare il tentativo di strumentalizzare la Storia ai fini anti italiani, così come denunciare l'impegno Istituzionale nel far passare questo importante traguardo il più inosservato possibile.

martedì 10 maggio 2011

Lettera a "Il Biellese" - Milano 1898

Biella, 09.05.2011

Gentile Direttore,
Torno a scrivervi una seconda volta in pochi giorni, prendendo spunto anche in questo caso dalla vostra rubrica storica pubblicata in occasione del 150° Anniversario della Proclamazione del Regno d’Italia, per manifestare il mio disagio (questa volta) nel leggere l’ultimo articoletto pubblicato venerdì 6 maggio, riguardante la rivolta a Milano del 1898.
Dispiace constatare infatti, che la Biblioteca Civica di Biella, invece di pubblicare o rendere accessibili dei documenti, abbia inteso argomentare dei banali quanto sfruttati luoghi comuni per ricordare un capitolo importante della nostra Storia unitaria.
Senza entrare nel merito della vicenda in se, per il quale non basterebbero molte pagine del vostro giornale per fare un poco di luce, desidero ricordare alla nostra Biblioteca Civica, che in Italia, nel 1898, vigeva un sistema parlamentare democratico, dove è vero che il Re regnava, ma a governare ci pensava un Governo che esercitava i suoi poteri in un Parlamento regolarmente eletto. Ciò comporta che, quando scriviamo, che il Generale Bava Beccarsi, sedò la rivolta per “ordine del Re”, commettiamo un grossolano errore. Trattandosi di una Biblioteca, ci sentiamo di escludere che l’errore sia dovuto a ignoranza, mentre siamo propensi ad immaginare che lo stesso errore sia stato valutato verosimilmente come più “politicamente corretto”!


Non riuscendo a comprendere come si possano concepire simili trasfigurazioni storiche, mi limiterò a proporre dei paragoni perché i lettori più attenti, possano su questo argomento, giungere ad un’opinione autonoma, citando alcuni casi più recenti :

-          Quando ricordiamo i fatti di Genova del 1960, riteniamo colpevole delle brutalità commesse in quell’occasione (1 morto 150 feriti e più di 50 arresti) il Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi o il Governo Tambroni?
-          Per la rivolta calabrese del 1971, in qui morirono 5 persone e vi furono oltre 700 feriti in furiosi scontri con le forze dell’ordine, abbiamo forse considerato responsabile il Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat?
-          Azeglio Ciampi è forse considerato l’aguzzino dei fatti del G8 di Genova del 2001?

Ho forse motivo di pensare che in questo Paese democratico sia normale accomodare la storia per indirizzare le opinioni e le libertà dei cittadini, utilizzando due pesi e due misure?

Distinti Saluti
Alberto Conterio
Alleanza Monarchica - Stella e Corona

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